Le prove di "Aspettando Godot" allo Storchi di Modena, foto di Luca Del Pia
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7 cose da fare nei prossimi 7 giorni in Emilia

Stoop e Richard’s Orchestra, Niccolò Fabi, “Don Giovanni” di Mozart, “Aspettando Godot” diretto da Theodoros Terzopoulos. 7 appuntamenti dal 6 al 12 gennaio a Reggio Emilia, Parma, Modena e dintorni

Con Stoop e Richard’s Orchestra al via i concerti dell’Associazione Culturale Caseificio La Rosa; Niccolò Fabi primo ospite di Cantautori su Marte; “Don Giovanni” di Mozart apre la stagione al Regio di Parma; allo Storchi la prima assoluta di “Aspettando Godot” diretto da Theodoros Terzopoulos. Abbiamo scelto 7 appuntamenti in programma, o che prendono il via, dal 6 al 12 gennaio 2023 a Reggio Emilia, Parma, Modena e dintorni.

1.
Stoop e Richard’s Orchestra in concerto

Primo appuntamento del 2023 con i live dell’Associazione Culturale Caseificio La Rosa di Poviglio (RE). Sabato 7 gennaio dalle 22 sul palco salgono gli Stoop, formazione indie rock emiliana dalla storia ormai ventennale, che presentano il loro quinto album, “Run Faster When It’s Dark”. Nascono invece proprio a Poviglio gli altri protagonisti della serata live al Caseificio: Richard’s Orchestra, band psychedelic rock attiva dal 2013, composta da musicisti già impegnati in progetti come Ah, Wildness! e Dumbo Gets Mad.


2.
La Camerata RCO al Valli

Domenica 8 gennaio, alle 20.30, al Teatro Valli di Reggio Emilia con il concerto della Camerata RCO prende il via la programmazione 2023 della Fondazione I Teatri. Ensemble cameristico, formato da prime parti e membri dell’Orchestra del Royal Concertgebouw, così chiamata per la celeberrima sala da concerti di Amsterdam, la Camerata RCO presenta due monumenti della letteratura cameristica: il Quintetto con clarinetto in la maggiore K. 581 “Stadler” di Wolfgang Amadeus Mozart e l’Ottetto per fiati e archi in fa maggiore, op. 166, D. 803 di Franz Schubert.


3.
Eccidio delle Fonderie di Modena, Trekking storico nei luoghi della memoria

Lunedì 9 gennaio si commemorano i tragici fatti avvenuti alle Fonderie Riunite di Modena il 9 gennaio 1950, quando furono uccise sei persone, e molte rimasero ferite tra operai e manifestanti, dai colpi della polizia durante lo sciopero generale proclamato dalla Camera confederale del Lavoro per chiedere la riapertura della fabbrica, contro la serrata e i licenziamenti massicci decisi dalla direzione delle onderie. Prima della commemorazione, alle 10.30 è in programma un Trekking storico nei luoghi della memoria con ritrovo in Strada Albareto. Una camminata, della durata di circa due ore, insieme a storici, artisti e testimoni degli eventi. A ogni partecipante verrà fornita una mappa disegnata dal Collettivo Fx con tappe e didascalie del percorso.


4.
Al Teatro Ariosto “Pupo di zucchero” di Emma Dante

Martedì 10 e mercoledì 11 gennaio al Teatro Ariosto di Reggio Emilia va in scena “Pupo di zucchero“, testo, regia e costumi di Emma Dante. Liberamente tratto da “Lo cunto de li cunti” di Giambattista Basile, che già ispirò “La scortecata” nel 2017, lo spettacolo racconta la storia di un vecchio alle prese con i propri ricordi, intento a preparare un tradizionale pupo di zucchero per la ricorrenza dei morti. La suggestione del dolcetto antropomorfo, simbolo di un’antica credenza radicata nel Sud Italia, ha il potere di evocare i fantasmi della sua famiglia. Una favola barocca di solitudine e vecchiaia per celebrare la memoria dei defunti e la pienezza della vita attraverso l’ombra delle loro esistenze passate.


5.
Niccolò Fabi primo ospite di Cantautori su Marte

“Cantautori su Marte. Incontri senza gravità sulla canzone d’autore” torna per l’ottava edizione alla Tenda di Modena con tre nuovi appuntamenti per fare il punto sulla canzone d’autore e sul cantautorato di oggi. Il primo ospite è Niccolò Fabi che, giovedì 12 gennaio alle 21, presenterà, intervistato da Francesco Lo Cane, il nuovo progetto artistico “Meno per meno”, pubblicato in occasione dei suoi 25 anni di carriera. Gli appuntamenti successivi di Cantautori su Marte saranno giovedì 2 febbraio con Roberta Sammarelli dei Verdena e giovedì 2 marzo con Whitemary.


6.
“Don Giovanni” di Mozart apre la stagione al Regio di Parma

Il primo appuntamento del 2023 con la stagione lirica del Teatro Regio di Parma è giovedì 12 gennaio con “Don Giovanni“, dramma giocoso in due atti di Mozart su libretto di Lorenzo da Ponte, in replica domenica 15 gennaio e giovedì 19 gennaio alle 20 e sabato 21 gennaio alle 17. L’opera va in scena nell’allestimento del Teatro di San Carlo di Napoli, in coproduzione con As.Li.Co. e Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, con la regia di Mario Martone ripresa da Raffaele Di Florio, le scene e i costumi di Sergio Tramonti, le luci di Pasquale Mari, le coreografie di Anna Redi. Corrado Ravaris dirige l’Orchestra dell’Emilia Romagna La Toscanini e il Coro del Teatro Regio di Parma Artisti del Coro di Parma, preparato da Martino Faggiani. In scena Vito Priante (Don Giovanni), Mariangela Sicilia (Donna Anna), Marco Ciaponi (Don Ottavio), Giacomo Prestia (Il Commendatore), Carmela Remigio (Donna Elvira), Riccardo Fassi (Leporello), Fabio Previati (Masetto), Enkeleda Kamani (Zerlina).


7.
Terzopoulos dirige “Aspettando Godot”, prima assoluta allo Storchi

Dal 12 al 15 gennaio Theodoros Terzopoulos, riconosciuto a livello internazionale fra i maestri del teatro del Novecento, torna sul palco del Teatro Storchi di Modena con la prima assoluta di “Aspettando Godot“, capolavoro di Samuel Beckett. In scena, il regista greco dirige un cast d’eccezione composto da attori che in varie occasioni hanno collaborato con ERT: Paolo Musio, Stefano Randisi, Enzo Vetrano, Giulio Germano Cervi e Rocco Ancarola. In questo nuovo lavoro, l’artista greco sceglie di affrontare uno dei drammi che hanno maggiormente segnato la storia del teatro novecentesco: con la sua cifra stilistica Terzopoulos crea un vivo dialogo tra la contemporaneità e il dramma beckettiano, trattato come una lente per leggere e interpretare il presente, tra le sue profonde contraddizioni e le tragiche derive.


foto in evidenza: le prove di “Aspettando Godot” per la regia di Theodoros Terzopoulos (foto di Luca Del Pia)


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