Pittura, scultura, fotografia, architettura, grafica, design. La nostra guida aggiornata alle mostre da vedere in programma a Reggio Emilia, Parma, Modena, Bologna, in Romagna, a Milano, Torino e in Toscana.
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fino al 9 febbraio 2025
David Tremlett. Another Step
Reggio Emilia, Chiostri di San Pietro
David Tremlett (St. Austell, Cornovaglia, 1945) – artista con un consolidato curriculum internazionale e sessant’anni di ricerca alle spalle – all’Ex mangimificio Caffarri ha dato vita a “The Organ Pipes”, uno dei suoi interventi artistici permanenti più grandi mai realizzati. La mostra “Another Step”, a cura di Marina Dacci, affianca l’importante intervento di arte pubblica creando un legame tra territori liminali della città e il centro storico. L’esposizione è un omaggio a tutto tondo alla ricerca di Tremlett e propone una settantina di opere – disegni, collage, composizioni testuali – che vanno dal 1969 al 2023 di cui oltre la metà non sono mai state esposte e sono in gran parte focalizzate sul suo lavoro in studio. L’artista ha inoltre realizzato un prezioso intervento permanente dal titolo “Interno” nel complesso monumentale di San Pietro: un piccolo wall drawing con pastelli strofinati a mano sulla parete in una nicchia, all’interno della Sala delle Colonne.
fino al 24 novembre 2024
Identità/Mutamento. Attivismo globale testimonianza radici
Reggio Emilia, Palazzo da Mosto
Flag No Flags Contemporary Art presenta una collettiva dedicata all’arte africana contemporanea a cura di Giovanni Nicolini. In mostra i lavori di Dan Halter (Zimbabwe, 1977) che esplora le questioni della proprietà terriera nell’Africa post-coloniale e della crisi climatica; di Franklyn Dzingai (Zimbabwe, 1988), incentrati sul tema della vita in città; di Ikeorah Chisom Chi-Fada (Nigeria, 2000), che crea coinvolgenti composizioni figurative legate alla sua storia di giovane nigeriano, e di Laetitia Ky (Costa d’Avorio, 1996) che attraverso fotografia, pittura, scultura, performance e videomaking sviluppa un’attività artistica che incrocia la dimensione espressiva con quella dell’impegno civile e politico.
fino al 24 novembre 2024
Luciano Bertoli. Frattempo. Le curve di Mandelbrot
Reggio Emilia, Palazzo da Mosto
La Fondazione Palazzo Magnani presenta, nella sede di Palazzo da Mosto, la retrospettiva dedicata a Luciano Bertoli, per la prima volta nella sua città natale dopo la scomparsa avvenuta nel 2021. Curata da Martina Corgnati, la mostra s’intitola “Frattempo. Le curve di Mandelbrot” in riferimento all’omonima serie pittorica, realizzata a partire dagli anni Novanta e mai esposta al pubblico, custodita dalla famiglia nel futuristico studio-abitazione dell’artista nei pressi del Castello di Canossa. Il percorso espositivo è completato da una ricca sezione dedicata alle opere del periodo precedente – dipinti, sculture, grafiche, disegni e assemblaggi – per presentare al pubblico le componenti essenziali di un percorso sperimentale nei materiali e nelle tecniche e sempre sostenuto da una genuina curiosità per il mondo delle macchine e della tecnica, protagoniste della società a lui contemporanea e di altre civiltà possibili, futuribili, fantascientifiche.
fino al 5 dicembre 2024
Maurice Wyckaert. Opera dipinta
Reggio Emilia, Galleria VV8artecontemporanea
Una personale dedicata a Maurice Wyckaert (Bruxelles 1923-1996), uno degli artisti belgi più talentuosi, attivo sia in patria che tra Italia, Francia, Gran Bretagna e Israele. Le sue opere, oltre che nei musei del Belgio, sono conservate alla Tate di Londra, al Centre Pompidou di Parigi e al Moderna Museet di Stoccolma. In mostra in Galleria un nucleo di venti dipinti, olio su tela di piccolo e medio formato, realizzati negli anni ’70.
fino al 16 febbraio 2025
Dominique White. Deadweight
Reggio Emilia, Collezione Maramotti
Dominique White, vincitrice della nona edizione del Max Mara Art Prize for Women, presenta una mostra costituita da un gruppo di opere realizzate nel 2024. Dopo la prima tappa dell’esposizione alla Whitechapel Gallery di Londra (2 luglio – 15 settembre 2024), White ha ideato un nuovo allestimento adattato agli spazi della Collezione. “Deadweight” è una stimolante esplorazione della ribellione e della trasformazione, e comprende quattro grandi sculture che proseguono l’interesse dell’artista per la creazione di nuovi mondi attorno al concetto di “Blackness” e al fascino della potenza metaforica e della forza rigenerante del mare.
fino al 16 febbraio 2025
Attraverso i diluvi
Reggio Emilia, Collezione Maramotti
Un’ampia esposizione collettiva concepita a partire da opere dell’archivio della Collezione – molte delle quali mai esposte in questi spazi – sul tema della catastrofe accompagnate, per la prima volta, da capolavori di arte del passato in prestito da importanti istituzioni italiane e internazionali. Con oltre cinquanta opere dal XII sec. a.C. al 2024, la mostra si pone come sguardo asincrono sulle catastrofi dell’uomo e del mondo, evocando corrispondenze tra immagini appartenenti a epoche distanti tra loro, ma anche rivelando i mutamenti di sensibilità e di percezione dell’esperienza del disastro nel tempo.
fino al 2 marzo 2025
Luigi Ghirri. Zone di passaggio
Reggio Emilia, Palazzo dei Musei
Una riflessione sul buio con l’obiettivo di raccontare l’importante valore che questo riveste nell’immaginario collettivo. Punto di partenza sono le numerose opere di ambientazione notturna che Luigi Ghirri ha realizzato nel corso della sua produzione. La mostra, a partire dalle sperimentazioni sul medium e sulla visibilità della fine degli anni Sessanta, realizzate da Franco Guerzoni assieme a Luigi Ghirri e Franco Vaccari, presenta quindi il lavoro di importanti autori – Mario Airò, Gregory Crewdson, Paola De Pietri, Paola Di Bello, Stefano Graziani, Armin Linke, Amedeo Martegani e Awoiska Van Der Molen – che con le loro opere offrono delle “micro-rotture”, generate da improvvise illuminazioni e capaci di rivelare quel rapporto fra luce e buio celato nella natura.
fino al 15 dicembre 2024
Il Surrealismo e l’Italia + La Promenade di Pierre-Auguste Renoir
Mamiano di Traversetolo (PR), Fondazione Magnani-Rocca
Cento anni fa nasceva il Surrealismo; da quel momento la percezione del mondo non sarà più la stessa. Fino a metà dicembre viene celebrata una delle avanguardie più determinanti e longeve del XX secolo, presentandone anche il complesso rapporto con gli artisti e la scena culturale italiana dalla fine degli anni Venti alla fine degli anni Sessanta. Inoltre, sempre fino al 15 dicembre, la Magnani Rocca ospita “La Promenade” di Pierre-Auguste Renoir, uno dei quadri più affascinanti dell’artista francese e di tutto l’Impressionismo.
fino al 7 gennaio 2025
Bertozzi & Casoni. Non è quel che sembra
Fontanellato (PR), Labirinto della Masone
La mostra, attraverso le opere degli artisti Bertozzi & Casoni, le cui creazioni riescono sempre a stupire per la loro ricercatezza tecnica e formale in grado di raccontare la società contemporanea con sguardo lucido ed originale, vuole mettere in luce in particolare il tema della corruzione e del disfacimento dell’ambiente naturale dovuto all’intervento umano; un richiamo alla responsabilità collettiva, evidenziando il potenziale di rigenerazione che è custodito nella natura stessa. Duo artistico nato a Imola nel 1980, Bertozzi & Casoni è composto da Giampaolo Bertozzi e da Stefano Dal Monte Casoni, scomparso nel 2023, artisti emiliano-romagnoli che si sono formati entrambi nell’ambito della ceramica faentina e che hanno da sempre eletto questo mezzo espressivo a protagonista assoluto delle loro creazioni, riscattando la ceramica dal ruolo secondario in cui l’arte più contemporanea l’aveva relegata e raggiungendo grandi successi anche internazionali grazie alla partecipazione e varie prestigiose mostre all’estero.
fino al 12 gennaio 2025
Carlo Mattioli. [contro] ritratti
Colorno (PR), Reggia
Una mostra monografica dedicata ai ritratti dell’artista, nel trentesimo anniversario della scomparsa. «I ritratti di Mattioli sono […] introspezioni fulminee, ‘saggi critici’ che investono la psicologia (nella sua totalità) e il segreto di una persona, la contraddizione che la fa esistere»: questa affermazione dello scrittore e critico Cesare Garboli trova piena conferma alla Reggia di Colorno dove è esposta una spettacolare sequenza di ritratti di familiari e di intellettuali, poeti, pittori frequentati da Carlo Mattioli (Modena 1911 – Parma, 1994).
fino al 31 gennaio 2025
Correggio 500
Parma, Monastero di San Giovanni e Camera di San Paolo
Parma celebra Antonio Allegri, conosciuto come il Correggio, nella ricorrenza dei 500 anni dalla conclusione della più impegnativa tra le sue imprese d’artista: il ciclo di affreschi della grande cupola della basilica di San Giovanni, nell’omonimo monastero benedettino nel cuore della città. Correggio 500 propone la grandiosa installazione “Il Cielo per un istante in terra”, generata dal progetto fotografico di Lucio Rossi all’interno del monumentale Refettorio del monastero di San Giovanni, che consente al visitatore di porsi vis a vis con le immagini della cupola del Correggio, conducendolo a scoprire ciò che da terra si perde nella spettacolare scenografia illusoria dell’insieme della cupola. Il visitatore è poi invitato a vivere un altro dei capolavori assoluti di Correggio, la celebre Camera della Badessa nel Monastero di San Paolo con la novità di un’esperienza immersiva che consente di conoscere la storia del monastero e la genesi ed i significati degli affreschi del Correggio.
fino al 2 marzo 2025
Street Art Revolution – da Warhol a Banksy: la (vera) storia dell’Arte Urbana
Parma, Palazzo Tarasconi
Come è iniziato il movimento della Street Art? Come si è passati dai graffiti illegali sulle metropolitane ai conosciutissimi lavori di Banksy e a opere vendute per milioni di euro? Grazie a “Street Art Revolution” lo spettatore esplorerà il vibrante mondo della Street Art, dai suoi umili inizi nelle strade di New York alla sua consacrazione come movimento artistico globale che influenza l’opinione pubblica, stimola il dibattito e ispira azioni collettive. Artisti in mostra: Alexandre Farto aka Vhils, Andy Warhol, Banksy, Biancoshock, Blek Le Rat, D*Face, Hogre, Invader, Jef Aérosol, JonOne, Keith Haring, Microbo e Bo130, Mr. Brainwash, Obey, Orticanoodles, PichiAvo, Pure Evil, Sten Lex, The London Police.
fino al 1 dicembre 2024
Psiche era una donna. Cura e controllo della mente femminile
Carpi (MO), Archivio Storico Comunale
Dalla stregoneria alle battaglie per i diritti, per secoli la psiche delle donne è stata terreno di conflitto e di controllo. La mostra presenta un excursus dal Cinquecento a oggi, che mette in luce diversi aspetti dei ruoli femminili, ma illustra anche la parallela evoluzione dalla donna da curare alla donna che cura, grazie all’esposizione di materiali, voci e immagini legati ai riti delle guaritrici, alla biopolitica e alla visione del femminile nelle campagne progressiste per il divorzio e per l’aborto.
fino al 6 gennaio 2025
Riflessi. Specchi d’anima e d’immagine
Carpi (MO), Loggia del piano nobile di Palazzo dei Pio
Lo specchio non è solo un oggetto fisico: è anche un luogo metafisico, uno spazio di riflessione in tutte le accezioni del termine. La mostra che si sviluppa nella loggia del piano nobile di Palazzo dei Pio, si apre con una serie di disegni anamorfici del Settecento, provenienti dalle collezioni museali e dal Dipartimento di Fisica dell’Università di Padova, in cui l’immagine è correttamente visibile solo su una superficie riflettente, cilindrica o piana. Sucessivamente lo specchio fisico lascia spazio ad altri oggetti che riflettono l’animo umano, come i ritratti speculari di artisti, dalla pittura al disegno alla fotografia. Infine la mostra si chiude con un’installazione di grandi specchi che creano un’interazione diretta col sembiante del visitatore.
fino al 12 gennaio 2025
Umwelt
Modena, Palazzo Santa Margherita
“Umwelt” è una mostra a cura di Marco Mancuso e in collaborazione con festivalfilosofia e Smart Life Festival. Il progetto espositivo evidenzia come l’arte e gli artefatti della tecnoscienza ci avvicinano a una più profonda comprensione delle espressioni non-umane di intelligenza, per entrare in relazione con esse, integrarle in un nuovo ambiente collettivo e diffondere una rinnovata etica ecologica. Come, in altre parole, nel rapporto anti disciplinare con gli ambiti del design e della filosofia, innescano nuove modalità di dialogo e relazione tra essere umano e contesto, naturale e artificiale.
fino al 12 gennaio 2025
Naturale Innaturale. Dinosauri e altre creature
Modena, FMAV – Palazzina dei Giardini
Dall’evoluzione della rappresentazione scientifica dei dinosauri, che alle evidenze scientifiche coniuga aspetti speculativi, alle opere di un artista contemporaneo che scompagina il linguaggio figurativo della scienza per ricostruire un mondo immaginifico, l’esposizione propone un dialogo tra arte e scienza, rappresentato dallo scheletro del dinosauro Allosauros fragilis e da altri oggetti che sviluppano il percorso, provenienti dalle collezioni MuseOmoRE e dalle opere dell’artista Dario Ghibaudo.
dal 21 novembre al 21 dicembre 2024
Alessandro Trapezio e Italo Zuffi. Moraduccio (fotografo + soggetto)
Bologna, Alchemilla
Tutto nasce nel febbraio 2014, quando l’artista Italo Zuffi e il fotografo Alessandro Trapezio si dirigono in auto tra Castel del Rio e Moraduccio, tra la provincia di Bologna e quella di Firenze, seguendo il corso del fiume Santerno. Sono alla ricerca dell’ispirazione per produrre una serie di ritratti di Italo, originario di quei luoghi. Sostano in alcuni punti del loro percorso, Italo si muove all’interno del paesaggio, Alessandro scatta. Le immagini che nascono da questa semplice intenzione, però, trascendono l’individuo che dovrebbe esserne il soggetto e diventano, in maniera imprevista, spontanea, qualcos’altro. L’obiettivo, più che soffermarsi sull’umano, va sulla sua presenza rada e sospesa, che si dissolve all’interno del paesaggio naturale, che vi si appoggia fino a confondervisi, fino alla rarefazione totale, in favore della roccia, della terra, dell’acqua, della vegetazione. E così, il protagonista vero del progetto non è più soltanto Italo, ma l’intrecciarsi del suo movimento con la vita circostante, il suo uscire dall’inquadratura in favore di altre esistenze, di altri respiri primordiali.
fino al 30 novembre 2024
Buon compleanno Freak! Scatti inediti
Bologna, Biblioteca Salaborsa – Sala della Musica
Nel 1979, nell’intimità di un eclettico studio fotografico del centro cittadino, Freak Antoni e Roberto Vatalaro realizzarono tre sessioni fotografiche. Gli scatti, inediti fino a oggi, offrono una prospettiva complice, giocosa, irriverente e al tempo stesso identificativa di Freak e della sua capacità di comunicare. L’occhio di Roberto Vatalaro, il dialogo con ombre e luci, la sensibilità nel cogliere gli attimi più vivi e pungenti, sono oggi rappresentati da questa esposizione, nella quale emergono le fotografie, ma soprattutto l’atmosfera e l’energia di quei momenti. La Sala della Musica, al secondo piano di Biblioteca Salaborsa, è il primo percorso espositivo permanente in Italia dedicato alla storia della popular music di una città.
fino al 6 gennaio 2025
Martin Parr. Short & Sweet
Bologna, Museo Civico Archeologico
Martin Parr, senz’altro uno dei fotografi documentaristi britannici più affermati e riconosciuti, dopo l’ampio successo di pubblico recentemente ottenuto al Mudec – Museo delle Culture di Milano sceglie il Museo Civico Archeologico di Bologna per presentare il progetto espositivo “Short & Sweet”, da lui direttamente curato, insieme a Magnum Photos. La mostra presenta oltre 60 fotografie da lui selezionate appositamente per questo progetto e affiancate al corpus di immagini della serie “Common Sense”, che lo ha reso famoso, per ripercorrere, anche attraverso una intervista inedita a cura della storica e critica della fotografia Roberta Valtorta, la carriera di uno dei più famosi fotografi della nostra epoca.
fino al 6 gennaio 2025
Vera Lutter. Spectacular. Un’esplorazione della luce
Bologna, MAST
L’esposizione, a cura di Francesco Zanot, riunisce per la prima volta in un percorso unitario una selezione delle fotografie dell’artista tedesca, realizzate dagli anni Novanta ad oggi sui temi dell’industria, del lavoro e delle infrastrutture per la movimentazione delle cose e delle persone. In mostra 20 opere di grandi dimensioni, prodotte attraverso grandi camere oscure delle dimensioni di un’intera stanza, che vengono costruite appositamente ogni volta e allestite di fronte ai soggetti. Su una parete della camera oscura viene praticato un piccolo foro attraverso cui la luce penetra all’interno, mentre sulla parete opposta vengono appesi uno o più fogli di carta sensibile per catturare l’immagine del mondo esterno. Qui i tempi di posa sono estremamente prolungati e possono durare da alcuni minuti fino a giorni interi, a volte perfino mesi.
fino al 6 gennaio 2025
Robert Kuśmirowski. P E R S O [A] N O M A L I A
Bologna, MAMbo | Sala delle Ciminiere
In occasione del 44° anniversario della strage di Ustica, il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna ospita nello spazio della Sala delle Ciminiere una grande mostra personale di Robert Kuśmirowski, per ricordare questo tragico evento attraverso il linguaggio del contemporaneo. La mostra, pensata come una sorta di prosecuzione del legame tra arte e memoria che annualmente arricchisce il palinsesto di iniziative attorno al Museo per la Memoria di Ustica, vuole richiamare i giovani e gli spettatori ad approfondire il loro sentire e il loro legame con vicende che non li hanno direttamente coinvolti ma che hanno segnato la storia del nostro paese.
fino al 11 gennaio 2025
Avere vent’anni
Bologna, Accademia di Belle Arti di Bologna
L’Accademia di Belle Arti di Bologna presenta una mostra organizzata dal Corso di Fumetto e illustrazione nell’ambito della seconda edizione del festival “A occhi aperti. Disegnare il contemporaneo”, a cura di Hamelin. La collettiva, visitabile nell’Ala Collamarini fino all’11 gennaio, vede la presenza di autrici e autori che, in veste di docenti o di studentesse e studenti, hanno vissuto gli spazi e le attività della scuola nei suoi primi venti anni di vita. In mostra più di 60 opere inedite, ognuna delle quali interpreta in modo diverso il tema Avere vent’anni, un’età tanto simbolica quanto concretissima mentre si studia.
fino al 12 gennaio 2025
Immagini del No. Il reenactment. Le fotografie di Anna Candiani e Paola Mattioli
Bologna, MAMbo – Foyer
L’esposizione, a cura di Valentina Rossi, è una riproposizione del progetto fotografico “Immagini del No” realizzato durante la campagna referendaria del 1974 che aveva l’obiettivo di abrogare la legge istitutiva del divorzio. L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra le fotografe Anna Candiani e Paola Mattioli, organizzata da Lanfranco Colombo con la collaborazione grafica di Giovanni Anceschi in occasione dell’esposizione presso la Galleria Il Diaframma di Milano (novembre-dicembre 1974), si estese oltre la documentazione legata al referendum con il fine di esplorare il concetto del “No” in un più ampio contesto di militanza femminista. L’allestimento circolare della mostra ne consentì una fruizione su quattro livelli tematici. Manifestazioni femministe, occupazioni di case, eventi legati al referendum e campagne sociali promosse da gruppi spontanei furono al centro delle 134 fotografie perlopiù in bianco e nero disposte su strisce sovrapposte all’interno di dieci pannelli.
fino al 10 febbraio 2025
Nino Migliori. I Miei Gioielli
Bologna, Museo Civico Archeologico
La mostra presenta la produzione inedita e più insolita del Maestro della fotografia Nino Migliori: i gioielli. Insieme a una selezione di pezzi unici realizzati tra gli anni Settanta e Ottanta provenienti dalla collezione personale dell’artista, saranno esposti 5 lightbox fotografici e una serie di riproduzioni d’autore ispirate agli originali, con lo scopo di raccogliere fondi a favore delle attività di assistenza e formazione della Fondazione Hospice MT. Chiantore Seràgnoli.
fino al 4 maggio 2025
Ai Weiwei. Who Am I?
Bologna, Palazzo Fava
La prima personale a Bologna di Ai Weiwei, artista cinese da sempre impegnato nella difesa dei diritti umani. Il titolo della mostra, ispirato da una conversazione con l’intelligenza artificiale, presenta l’artista e il suo universo creativo, in una tensione continua tra tradizione e sperimentazione, conservazione e distruzione. In mostra oltre 50 opere: installazioni, sculture, video e fotografie.
dal 12 ottobre 2024 al 16 febbraio 2025
Il Cinquecento a Ferrara. Mazzolino, Ortolano, Garofalo, Dosso
Ferrara, Palazzo dei Diamanti
La mostra racconta le vicende artistiche del primo Cinquecento a Ferrara, dagli anni del passaggio di consegne dal duca Ercole I d’Este al figlio Alfonso I (1505), fino alla scomparsa di quest’ultimo (1534), committente raffinato e di grandi ambizioni, capace di rinnovare gli spazi privati della corte come quelli pubblici della città. Il tramonto della generazione di Cosmè Tura, Francesco del Cossa e Ercole de’ Roberti pone Ferrara di fronte alla difficile sfida di un ricambio artistico di alto livello. All’inizio del nuovo secolo si sviluppa una nuova scuola, più aperta agli scambi con altri centri, che ha come protagonisti quattro maestri: Ludovico Mazzolino, pittore dall’estro bizzarro che orienta il suo linguaggio in senso anticlassico; Giovanni Battista Benvenuti detto Ortolano, sempre caratterizzato invece da un naturalismo convinto e sincero; Benvenuto Tisi detto Garofalo, il principale interprete locale della maniera di Raffaello, e Giovanni Luteri detto Dosso, che sviluppa uno stile originale, colto e divertito, influenzato tanto da Giorgione e Tiziano quanto dalla Roma di Michelangelo. La mostra accompagnerà il visitatore attraverso una stagione incredibilmente ricca, dove l’antico e il moderno, il sacro e il profano, la storia e la fiaba si fondono in un mondo figurativo che può definirsi, in una parola, ferrarese.
fino al 12 gennaio 2025
La rivoluzione del segno. La grafica delle avanguardie da Manet a Picasso
Bagnacavallo (RA), Museo Civico delle Cappuccine
La rivoluzione dell’arte tra Ottocento e Novecento ha modificato irreversibilmente i linguaggi artistici, contemporaneamente sintomo e conseguenza della ricerca di un nuovo senso dell’io e della costruzione di una nuova concezione del mondo. La mostra intende ripercorrere questo viaggio di profonda revisione del sé e della rappresentazione della realtà attraverso le mutazioni dei segni nell’arte dell’incisione, partendo da alcune grafiche di Goya, primo artista dalla sensibilità moderna, e da una rarissima matrice xilografica di Doré, uno dei più noti incisori dell’800, passando attraverso l’iconico e ironico tratto di Daumier e arrivando alle poco conosciute grafiche impressioniste, con fogli di Manet, Renoir e Degas, e ai così detti post-impressionisti da Toulouse-Lautrec, Matisse, Wlaminck a Gauguin, Cezanne e Bonnard.
fino al 12 gennaio 2025
Gae Aulenti (1927-2012)
Milano, Triennale
Un’ampia retrospettiva dedicata a Gae Aulenti (1927-2012), una delle figure più rappresentative dell’architettura e del design contemporanei. In oltre sessant’anni di carriera, la poliedrica progettista ha toccato numerosi ambiti: dal disegno a scala urbana all’exhibition design, dall’architettura del paesaggio alla progettazione degli interni, dal furniture design alla grafica, fino alla scenografia teatrale. La vicenda di Gae Aulenti è presentata in forme analitiche e spettacolari, per raccontare un modo personale di vedere, immaginare e progettare la realtà che ha segnato contesti italiani e stranieri del secondo Novecento. Il percorso espositivo è costituito da ambienti in scala 1:1, grazie ai materiali originali conservati nell’archivio milanese dell’architetto, tra disegni, fotografie e maquette.
fino al 12 gennaio 2025
Saodat Ismailova. A Seed Under Our Tongue
Milano, Pirelli HangarBicocca
Prima mostra antologica in Italia dedicata a Saodat Ismailova (Tashkent, Uzbekistan, 1981. Vive e lavora tra Parigi e Tashkent), una delle artiste contemporanee più innovative della sua generazione, che lavora all’intersezione tra cinema, suono e arte visiva. I suoi film e le sue installazioni, con la loro suggestiva iconografia e le loro narrazioni ipnotiche, riflettono sul potere della natura, l’eredità coloniale e il delicato rapporto tra umanità e ambiente. Esplorando la memoria collettiva, i saperi ancestrali e la rappresentazione della femminilità, Ismailova attinge al patrimonio sociopolitico e culturale della sua terra d’origine, l’Asia centrale, per evocare temi universali.
fino al 12 gennaio 2025
Monica Bolzoni. Il modulo
Milano, Triennale
Il linguaggio della designer di abiti e accessori Monica Bolzoni si distingue per una ricerca esplorativa del femminile. In mostra una selezione di capi e accessori mirano a evidenziare i temi e i concetti principali del suo lavoro, come le divise, riferimenti culturali collettivi che vengono reinterpretati nel linguaggio della moda; i materiali d’avanguardia, innovativi come il jersey techno, il PVC e il nylon utilizzati negli anni Ottanta e Novanta; e il colore.
fino al 26 gennaio 2025
Munch. Il grido interiore
Milano, Palazzo Reale
In occasione dell’80° anniversario della sua morte, Palazzo Reale e Arthemisia in collaborazione con il Museo Munch presentano una grande mostra monografica dedicata a uno degli artisti più amati e popolari del secolo scorso. Nel corso della sua carriera artistica Edvard Munch ha esplorato questioni di perenne significato esistenziale e ha sfidato le espressioni dell’arte. In questa ampia mostra, l’arte di Munch sarà esplorata dal 1880 fino alla sua morte nel 1944. La mostra comprende 100 opere tra dipinti, disegni e stampe tutti provenienti dal Museo Munch.
fino al 2 febbraio 2025
Picasso lo straniero
Milano, Palazzo Reale
La mostra presenta più di 90 opere dell’artista, oltre a documenti, fotografie, lettere e video, e offre una nuova e audace interpretazione dell’artista, che affronta tematiche urgenti del nostro presente. Grazie a un approccio multidisciplinare e alla straordinaria ricerca negli archivi della polizia francese, e del Museo Picasso a Parigi, Annie Cohen-Solal rivela questa storia affascinante a partire da numerosissimi documenti inediti. L’idea originale del progetto è nata da Annie Cohen-Solal, curatrice scientifica della mostra con la curatela speciale di Cécile Debray, presidente del MNPP.
fino al 2 febbraio 2025
Jean Tinguely
Milano, Pirelli HangarBicocca
La mostra, la più estesa retrospettiva realizzata in Italia dopo la scomparsa dell’artista, mette in luce la radicalità e la natura sperimentale di Jean Tinguely, rimarcando la sua attualità nel presente. Il percorso espositivo prevede un nucelo di quaranta lavori realizzati dagli anni Cinquanta agli anni Novanta che occuperanno i 5.000 metri quadrati delle Navate di Pirelli HangarBicocca dando vita ad un’unica coreografia sonora e visiva formata dalle opere più rappresentative del suo percorso artistico, da quelle cinetiche seminali alle macchine monumentali.
fino al 16 febbraio 2025
Niki De Saint Phalle + Dubuffet e L’Art Brut
Milano, MUDEC
La mostra dedicata alla Saint Phalle è la prima retrospettiva antologica completa organizzata in un museo italiano e celebra l’artista franco-americana conosciuta per le sue grandi e colorate “Nanas”, ma rivelandone anche il lato impegnato attraverso una diversa lettura della sua opera.
L’altra rassegna racconta la straordinaria potenza espressiva dell’Art Brut, nata nel cuore di una Parigi postbellica, lontano dalle sale dei musei d’arte e dai salotti raffinati, la cui definizione e teorizzazione appartiene all’artista e teorico francese Jean Dubuffet, un’arte “grezza”, “pura”, “non filtrata”.
fino al 23 febbraio 2025
Khalid Albaih. La stagione della migrazione a Nord
Brescia, Museo di Santa Giulia
Filo rosso della riflessione di Khalid Albaih è l’indagine delle diverse sfaccettature che accompagnano la “stagione della migrazione a Nord”, dall’identificazione di un luogo come casa al confronto con lo straniero, dalla visione che il cosiddetto Occidente (categoria non più geografica, ma ideologica) ha dell’Africa, ai segni che ogni viaggio imprime nella memoria. La pratica artistica di Khalid Albaih si radica nel disegno, traducendosi in una vasta produzione caratterizzata da un forte senso di chiarezza e immediatezza.
fino al 16 marzo 2025
Elio Fiorucci
Milano, Triennale
La mostra esplora le dimensioni creative di Elio Fiorucci (Milano, 1935-2015), designer, cool hunter e imprenditore. Il suo marchio, a partire dagli anni Sessanta, ha rivoluzionato il costume, la moda e la scena dell’arte contemporanea in Italia. I suoi concept store, oltre a proporre per la prima volta al pubblico un mix eclettico di abbigliamento, dischi, pubblicazioni e oggetti inediti provenienti da tutto il mondo, sono stati il punto di riferimento per happening e performance oltre che palcoscenici per la musica e l’arte contemporanea capaci di attrarre intellettuali, performer e artisti. La retrospettiva ha un intento biografico e include le vicende umane, imprenditoriali e culturali di Elio Fiorucci, portando uno sguardo nuovo sulla sua figura.
fino al 13 aprile 2025
Ettore Sottsass. Architetture Paesaggi Rovine
Milano, Triennale
Il nuovo capitolo della serie di mostre dedicate alla figura di Ettore Sottsass esplora la dimensione dell’architettura attraverso il disegno. Il progetto riunisce disegni e schizzi del grande architetto e designer legati ai temi dell’architettura, del paesaggio e delle rovine, che vanno a comporre un racconto visivo di grande formato. Per avvicinare i visitatori al pensiero di Sottsass sull’architettura si è scelto di privilegiare alcuni disegni del periodo successivo a Memphis e un testo del 1992 intitolato “Rovine”.
fino al 3 novembre 2024
Cortona On The Move
Firenze, Palazzo Strozzi
Torna a Cortona (AR), nel cuore della Toscana, il festival internazionale di fotografia Cortona On The Move. Il tema della 14esima edizione è “Body of Evidence”. In programma 22 mostre, di cui 4 collettive e 18 individuali, di artisti italiani e internazionali che esplorano le molteplici sfumature del corpo, promuovendo una riflessione profonda sull’attualità e su un tema cruciale nella società, nel costume e nell’arte contemporanea.
fino al 2 febbraio 2025
Louis Fratino. Satura
Prato, Centro Pecci
Prima personale dedicata da un’istituzione all’opera dell’artista statunitense Louis Fratino (1993, Annapolis, MD), curata da Stefano Collicelli Cagol, direttore del Centro Pecci, la mostra è parte del programma annuale “La Toscana al Centro”, dedicato ad artiste e artisti che nel corso della propria carriera hanno attraversato il territorio regionale, e fa seguito al grande successo di critica riscontrato dall’opera dell’artista nell’ambito della Biennale Arte 2024, Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere, diretta da Adriano Pedrosa. Il percorso espositivo riunisce una serie di sculture, oltre 30 dipinti e più di 20 opere grafiche tra disegni e litografie, dando la possibilità di approfondire la ricerca dell’artista attraverso lavori dell’ultimo decennio e altri di nuova produzione.
fino al 6 ottobre 2024
Margaret Bourke-White. L’opera 1930-1960
Torino, CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia
Dopo il successo delle mostre dedicate alle grandi pioniere della fotografia Eve Arnold e Dorothea Lange, CAMERA offre una nuova esposizione che vede protagonista un’altra grande maestra della fotografia del Novecento: l’americana Margaret Bourke-White. Il percorso espositivo, a cura di Monica Poggi, attraverso circa 150 fotografie racconterà il lavoro, la vita straordinaria, l’altissima qualità degli scatti di Bourke-White, capaci di raccontare la complessa esperienza umana sulle pagine di riviste a grande diffusione – di cui la mostra presenta una ricca selezione – superando con determinazione barriere e confini di genere.
dal 27 ottobre 2024 al 16 febbraio 2025
Architetture recenti in Alto Adige 2018 – 2024
Merano (BZ), Kunst Merano Arte
Dopo le prime tre edizioni (2006, 2012, 2018), con questa nuova rassegna, Kunst Meran Merano Arte propone un quarto inventario dei progettiche documentano l’orizzonte architettonico che si è sviluppato in Alto Adige, selezionati da una giuria internazionale composta dal curatore Filippo Bricolo, architetto (Bricolo Falsarella Architetti) e docente al Politecnico di Milano, affiancato da Elisa Valero Ramos, architetta e professoressa di architettura presso la Escuela Técnica Superior de Arquitectura, Università di Granada e Annette Spiro, architetta (Spiro + Gantenbein Architekten ETH/SIA AG), professoressa ordinaria di architettura e costruzione, ETH di Zurigo. Il progetto arriva così, nella sua interezza, a raccontare 24 anni di architettura altoatesina, dal 2000 ad adesso.
immagine in evidenza: David Tremlett di fronte all’ex mangimificio Caffarri (foto di Piergiorgio Casotti)