di Alberto Zanetti
Un celebre frammento del filosofo presocratico Eraclito fornisce il tema di Fotografia Europea 2024: “la natura ama nascondersi”. Come a dire che la realtà si mostra e allo stesso tempo si sottrae, può sembrare statica o indifferente e, poi, di colpo, si palesa con effetti spiazzanti. Qual è il nostro posto in questa accelerazione, in questo divenire?
Possiamo tentare di comprenderlo immergendoci in un programma al solito ricchissimo, tutto da scoprire. Intanto vi segnaliamo la mostra storica dedicata agli “scatti di guerra” di Susan Meiselas a Palazzo Magnani. Poi ai Chiostri di San Pietro i 150 anni delle immagini di nuvole in “Sky album”, il paesaggio al di là della prospettiva in “Within Sight” di Helen Sear, la catastrofe climatica negli scatti dal Bengala di Arko Datto, l’installazione sulla tempesta Vaia di Matteo de Mayda, il progetto “Permafrost” di Natalya Saprunova, mentre a Palazzo Da Mosto Karil Maktafi presenta “day by day”, committenza di questa edizione sulle aree interne dell’Appennino.
Da non perdere le giornate inaugurali con tanti eventi, ospiti (tra cui la poetessa Mariangela Gualtieri e il drammaturgo Marco Paolini) e “Urban souls”, terza edizione di Fotofonia ideata da Max Casacci con il live dei giovani Thru Collected e dei grandi Casinò Royale (26 aprile in piazza Prampolini), il dj set di Venerus preceduto dalla giovane rapper Alda (27 aprile in piazza San Prospero) e l’incontro con la biologa marina Mariasole Bianco sonorizzato dallo stesso Casacci (28 aprile al Teatro Cavallerizza).
Fotografia Europea. La natura ama nascondersi
dal 26 aprile al 9 giugno 2024
Reggio Emilia, luoghi vari
Info: www.fotografiaeuropea.it
Foto in evidenza: Delfos © Yvonne Venegas – Il progetto “Sea of Cortez” è in mostra ai Chiostri di San Pietro