Ripartiamo da Bologna questo venerdì 27, Giorno della Memoria per una società mondiale sempre più colpita da svariati Alzheimer intellettuali. Da oggi, fino al 30 gennaio, apre Arte Fiera, giunta alla 41esima edizione: sempre una grande kermesse per captare le nuove tendenze dell’arte contemporanea. Dal 27 al 29 gennaio è in programma Art City Bologna, evento collegato con mostre, eventi e iniziative speciali a Bologna città. Tra questi, un progetto speciale di ERT, Arena del Sole e Xing: Hysterical Furniture di Jonathan Burrows e Matteo Fargion, una “retrospettiva al futuro” che analizza e approfondisce il lavoro della coppia di artisti, l’uno coreografo e danzatore, l’altro compositore e musicista (al Circolo Ufficiali dal 27 al 29 gennaio). Sempre a Bologna, e sempre dal 27 al 29 gennaio, a Palazzo Re Enzo torna Fruit Exhibition (foto), evento dedicato al graphic design e all’editoria creativa. Al Freakout, invece, stasera tanto garage rock con gli storici Morlocks. A Modena, Teatro Michelangelo, Leonardo Manera presenta Il primo amore. All’Associazione Culturale Appenappena di Carpi va in scena Dalla notte all’alba della democrazia, progetto di history telling musicale sulla storia modenese tra guerra e dopoguerra. A Reggio Emilia, Teatro Piccolo Orologio, Jekyll e Hide, uno strano caso, in replica fino al 29 gennaio. Alla Polveriera di Reggio Emilia, da oggi al 29 gennaio è possibile visitare la mostra interattiva In fuga dalla Siria. Sempre a Reggio, due concerti: Johnny La Rosa Meets Kgb – tra rock, blues, soul, funk – al Catomes Tot e le colonne sonore di The Mechanical Tales per i video di Eleonora Sovrani alla Ghirba. Al Teatro De André di Casalgrande, Mario Perrotta presenta Milite Ignoto, Quindicidiciotto. A Lenz Teatro di Parma dal 27 al 29 gennaio va in scena Kinder (Bambini), drammaturgia contemporanea sulla tragedia dei bambini ebrei di Parma vittime dello sterminio nazista. All’Arci Taun di Fidenza “Spiagge Night” ospita il cantautorato folk di Trevisan e il pop di Tricia Takanawa. E arriviamo a Milano, in questo eterno pendolo tra est e ovest e viceversa: al Blue Note (anche domani) arriva il re dell’hammond, James Taylor, con il suo fedele Quartet: un artista evergreen.