È venerdì, 17. Oh, capita, ogni tanto. Qui Milano: technodeustche al Fabrique con Chris Liebing, ein zwei drei, zum zum zum. Al Serraglio arriva il Bleech Festival, street food e musica indipendente con An Harbor, Regata e Fun Club Collective. R&B and soul al Biko, con The Excitements, da Barcellona (Catalogna, non Sicilia). Se invece siete a Mmmmelano a caccia di mostre, segnaliamo lo start de Il Design che non c’è – I Progetti, presso la Triennale, progetti di studenti e designer volti a migliorare la qualità della vita in città, fino al 5 marzo prossimo. Un occhio su Parma ora. Al Teatro Regio va in scena Essere Leonardo da Vinci – Un’intervista impossibile. Educativo. Al glorioso Teatro Due ecco Maryam, pièce che ruota intorno alla figura della Madre di Gesù, quella che nel Corano è definita “la veritiera”, in replica sabato 18. Arriviamo a Reggio Emilia, dove al maestoso Teatro Valli è tempo di musical e suore con Sister Act, in replica fino a domenica 19. Al Blu J di via dei Pratonieri troviamo la musica sempre energica made in Rigo. Gli Esen, gruppo hardcore di Correggio, presentano il loro primo EP ai Vizi del Pellicano di Fosdondo di Correggio. Al Kessel di Cavriago torna la serata Kameo con il concerto dei Cactus?, indie lo-fi from Italy, e djset. Là nella bassa di Taneto, ecco arrivare i Marlene Kuntz, che stanno battendo il territorio palmo a palmo per celebrare Il Vile (al Fuori Orario, of course). Eccoci nella grassa provincia modenese: all’Arci Dude di Soliera ska con gli Skambisti (giustamente); al Teatro Comunale di Carpi arriva Gyula – Una Piccola Storia d’Amore, delicata commedia in replica fino a domenica 19; al Teatro Fabbri di Vignola si va di tango, con il Romeo Y Julieta Tango e noi ci metteremo tanto tanto sentimiento solitario y final. E che c’è a Bologna? Allo Spazio Damiani inaugura la mostra Fink on Warhol: New York Photographs of the 1960s (foto) del fotografo americano Larry Fink. C’è il vecchio immarcescibile Glenn Hughes, bassista stratosferico che ha attraversato generazioni e generizioni: al Zona Roveri. Oppure ci sono i Telegram al Covo, tra Roxy Music, Barrett e kraut rock: sehr gut! Da Bologna a Firenze è un attimo, ormai, con queste nuove tecnologie che abbattono gli Appennini: presso l’Istituto Universitario Olandese di Storia dell’Arte arte inaugura un’interessante personale di Ramón van der Ven, Italian Hours.