E venne sabato 3 dicembre. C’è tempo per andare a Marghera (VE), presso il Centro Sociale La Rivolta per il Festival de la Tempesta, con Zen Circus, Tre Allegri Ragazzi Morti, Mellow Mood e tanti altri, come si dice sempre.
Troppo umido in laguna? Torniamo allora verso il tipico secco cispadano-transahariano, nel territorio pieno di cactus di Reggio Emilia e provincia. Al Teatro Ruggeri di Guastalla, si va di danza con il Bolero di Ravel e la Carmen di Bizet ed è sempre un bell’andare. A Fabbrico, Teatro Pedrazzoli, La rivoluzione è facile se sai con chi farla, un titolo molto bello. Silvio Orlando, porta in scena all’Asioli di Correggio Lacci, spettacolo sulla difficoltà di far crescere i sentimenti all’interno del nucleo familiare. Musica al Kessel di Cavriago, con Go Dugong e Giungla, parole alla Biblioteca Panizzi di Brescello, con Giuseppe Palumbo che ci consiglia libri, dischi e film per Autori in Prestito. Ancora parole e presentazioni libri al Catomes Tôt per la rassegna Diecimila Battute: alle 19.30 Crocifisso Dentello presenta Finché dura la colpa. Sempre al Catomes, alle 21 vanno in scena i monologhi di 5 Bicchieri – Quando il Palcoscenico si traveste da Osteria. Enrico Montesano è al Teatro Valli con Il Marchese del Grillo, tratto dall’omonimo film con Alberto Sordi, in replica domani 4 dicembre pomeriggio e sera. In fiera, sempre a Reggio, 57a Mostra Mercato del Fumetto (anche domenica 4 dicembre), mentre di nuovo in città per Notte di Luce le candele illuminano le piazze che nella Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità ospitano concerti e installazioni. All’OFFicina delle Arti di via Brigata Reggio prende il via Looking Forward Festival, in programma anche domenica 4 dicembre, due giorni dedicata alla creatività giovanile. Alle 18.30 a Palazzo dei Musei inaugura la mostra Tutto quadra con 500 dipinti provenienti dai depositi dei Musei Civici presentati in una esposizione allestita nella Manica Lunga, progettata nel 2014 da Italo Rota. Al Nuovo Teatro San Prospero la Compagnia Teatro Distillato porta in scena una delle commedie più rappresentate negli ultimi 20 anni, La cena dei cretini.
Nella vicina ma lontana provincia di Parma, i Selton (foto) portano la loro freschezza pop brasilombarda al Mu. C’è grande attività teatrale, nel XXI arrondissement di Parigi. Al Teatro Due va in scena il capolavoro Max Gericke (anche domenica 4), mentre in Sala Grande troviamo la danza con Before Break, coreografie di Michela Lucenti. Al Lenz Teatro troviamo Romeo and Juliet Concert, Tape at an Exhibition e Memoria Istruttiva, mentre al Teatro al Parco va in scena Il tempo delle gonne. Nel parmense, a Fontanellato (Teatro Comunale), Sic Transit Gloria Mundi, mentre all’Arci Taun di Fidenza indie rock con i franco-americani DTCV.
Restiamo in piena Emilia (paranoica, se volete), passando per Modena, dove al Vibra c’è il neoclassicismo elettronico di Dardust. Al Teatro Nero va in scena La zia di Carlo in replica 4, 10 e 11 dicembre, grande classico della commedia brillante borghese della Belle Epoque, scritta nel 1892. Infine, Biglietti da camere separate. Uno sguardo di Andrea Adriatico su Pier Vittorio Tondelli, in replica il 4 dicembre.
Ora puntiamo decisamente verso il sole nascente, verso la provincia e poi la città di Bologna, la città delle famose Tre T. Stuzzicante il live al Teatro Bibiena di Sant’Agata Bolognese, dove La Sinfonico Honolulu (ensemble tra i più blasonati tra le orchestre di ukulele) duetta con la voce di Mauro Ermanno Giovanardi: davvero bizzarro. Nella città petroniana, al Teatro Europauditorium, Francesco Guccini torna sul palcoscenico questa volta non per cantare ma per raccontarsi (ne ha, da raccontare…). E poi, american folk singing al Freakout con Joe Purdy, afrori reggae con Alborosie, Gentleman e Boomdabash all’Estragon, indie folk sognante al Locomotiv con i Mimes of Wine. Ricordiamo anche il new start del glorioso Motor Show, in zona fiera, dai d’é gas fino all’11 dicembre.
Finiamo a Milano, così, d’un colpo, per la Festa della Rete con incontri, musica, cibo, tra Mentana e Lercio, tra Spinoza e Linus, presso lo IULM Open Space: promette bene.