Micol Assaël. ILIOKATAKINIOMUMASTILOPSARODIMAKOPIOTITA
a cura di Andrea Lissoni
dal 31 gennaio al 4 maggio 2014
inaugurazione giovedì 30 gennaio alle 19
Milano, HangarBicocca
Info: www.hangarbicocca.org
Il titolo della mostra nasce dall’accorpamento di diversi termini greci, intenzionalmente associati da Micol Assaël senza alcun significato con lo scopo di eliminare qualsiasi chiave di lettura prestabilita e lasciare che ad imporsi sia l’esperienza diretta del visitatore. In mostra quattro opere realizzate tra il 2003 e il 2009: in Vorkuta – una cella frigorifera elettrizzata mantenuta a -30°C con un quadro elettrico e una sedia regolata da un termostato interno alla temperatura di +37°C – l’artista indaga i fenomeni fisici ed elettrici; Senza Titolo, presentata alla 50a Biennale di Venezia, è una stanza di circa 5×5 metri realizzata interamente in ferro, dove le porte d’accesso e d’uscita rappresentano le uniche due aperture verso l’esterno; Mindfall – originariamente concepita in occasione di Manifesta 5 a San Sebastian e realizzata in una seconda versione nel 2007 per la mostra personale dell’artista nella galleria Johann Koenig di Berlino – è costituita da un container di recupero con una sedia e dei tavoli, su cui sono disposti 21 motori elettrici. Accesi in modo intermittente, i macchinari generano un rumore assordante e riempiono l’aria di un odore di combustibile; l’installazione 432Hz è invece formata da una serie di telai di varie dimensioni e altezze, disposti sulle pareti di un ambiente in legno che nel suo insieme ricorda un’arnia sovradimensionata.
Micol Assaël è nata a Roma nel 1979, attualmente vive e lavora in Grecia. A partire dal 2001 il suo lavoro è stato presentato all’interno di numerose mostre personali. Negli ultimi dieci anni l’artista ha partecipato a diverse biennali: alla 50a Biennale di Venezia nella sezione LA ZONA (2003), alla 51a Biennale di Venezia (2005), alla 4aBiennale di Berlino (2006), alla 16a Biennale di Sydney (2008) e alla 28a Biennale di San Paolo (2008). Le sue opere sono state esposte in alcune delle principali istituzioni internazionali come il New Museum di New York, Palazzo Grassi a Venezia e l’Hamburger Bahnhof a Berlino.