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Arti Vive: che spettacolo a Soliera

Matteo Gozzi ci guida alla scoperta di uno degli eventi più attesi dell’estate emiliana tra concerti, teatro, performance. In cartellone, tra gli altri, Ride, BDRMM, Bar Italia, Marco Castello. Dal 4 al 7 luglio (con una puntata a Modena l’11)

di Alberto Zanetti

In tempi di Google Maps tutto sembra potenzialmente raggiungibile. Ma come si fa a mettere davvero sulla carta geografica un luogo, a renderlo una meta, a far scattare il fantomatico click quando si pronuncia il suo nome?
Ad esempio: creando un festival. Ma bisogna farlo bene, con originalità, competenza e passione. E così anche una località della Bassa modenese può diventare un centro di gravità culturale permanente.
A Soliera ci sono riusciti e continuano dal momento che la storia è nata nel 2007 e ha portato in questi anni nella cittadina dominata dal centralissimo Castello Campori artisti come John Cale, Anna Calvi, Antonio Rezza, Elio Germano, Blonde Redhead, Einstürzende Neubauten, Devendra Banhart…
In occasione dell’edizione del 2024 di Arti Vive, ormai alle porte, siamo tornati a parlarne con Matteo Gozzi, vice-direttore e responsabile dell’Area cultura e spettacolo della Fondazione Campori nonché “anima” e coscienza storica della manifestazione.

D’accordo siete di parte, ma se doveste indicare tre cose che rendono speciale il vostro festival?
La multidisciplinarietà: da sempre Arti Vive prova a contaminare i pubblici proponendo nelle stesse giornate concerti, teatro, dj-set e arti performative. 
L’identità: il cartellone di Arti Vive Festival, pur svariando tra generi e arti, ha un’identità precisa che va dalla ricerca di proposte artistiche “cult” ma estranee a logiche commerciali, alla proposta di progetti quasi sconosciuti ma con profili assolutamente meritevoli e interessanti. 
E infine l’atmosfera di Festa!  Non è una rassegna che accende una piazza una sera e poi tutti tornano a casa, è un festival vero e proprio. Chiaramente non sto paragonando avf a un grande festival europeo, ci mancherebbe, però è una manifestazione che trasforma la città per diversi giorni. Ci sono 4 palchi, una via dedicata allo street food, mercatini, laboratori per bambini , teatro, musica e tantissime occasioni di creare relazioni .  Soliera in quei giorni diventa un’altra cosa, un porto che accoglie tantissimo pubblico da fuori regione riuscendo a restituire un’aria di casa, di famiglia allargata.. in parole povere.. una Festa!

Arti Vive Festival a Soliera
Arti Vive Festival a Soliera

Una cosa che ci è sempre piaciuta di Arti Vive è la sua dimensione orizzontale, democratica, accogliente: vi ci ritrovate?
Assolutamente sì! E mi fa davvero molto piacere che tu l’abbia sottolineato. Hai usato tre aggettivi che toccano diversi aspetti della manifestazione. Innanzitutto è un festival progettato e poi gestito da un nutrito gruppo di volontari e da tante associazioni senza le quali sarebbe difficile da tenere in piedi. E tutti questi ragazzi ci mettono una passione tale che chiaramente restituiscono al pubblico un senso immediato di accoglienza. “Benvenuti! Siete ad Arti Vive, siete a casa!”.
Poi proviamo, sempre nel limite delle nostre possibilità, ad attuare una serie di pratiche per agevolare la permanenza dei fruitori del festival.  E, infine, siamo orgogliosi anche di una politica di prezzi lontana dalle logiche di mercato: su tutto il cartellone solo due sono gli spettacoli a pagamento e a prezzi veramente popolari.

Da inguaribili rockettari per noi è imperdibile il concerto dei Ride… Poi ci saranno BDRM, Bar Italia, Marco Castello… Tra i nomi emergenti e meno conosciuti, cui avete sempre dedicato particolare attenzione, chi potete invece segnalarci?
Io ve li segnalerei tutti… da Emiliano Mazzoni con le sua ballate di una sincerità spiazzante, a Setti che porterà il disco nuovo “Al Mare”, ai Radar 5:11 , Anna and Vulkan, ma di sicuro vi direi di prendervi una sera sul divano e ascoltarvi d’un fiato tutto il disco di Kaery Ann: “Songs of Grace and Ruin” è un disco bellissimo, desertico e notturno, e non a caso l’abbiamo programmata tra i live di notte al Dopofestival. 

Il videoracconto dell’edizione 2023 di Arti Vive Festival a Soliera che ha ospitato, tra gli altri, Shame, The Notwist, The Brian Jonestown Massacre, Miss Grit, Catt, Colombre, Generic Animal

Un’altra idea vincente è mettere insieme la musica (chiamiamola pop…) e lo spettacolo, un abbinamento originale e non scontato: che edizione sarà quella del 2024 per il teatro?
Innanzitutto avremo un grande ritorno, un ospite che è stato protagonista in tante edizioni di Arti Vive Festival e che il nostro pubblico conosce molto bene, Riccardo Goretti che porterà in scena insieme a Massimo Bonechi ”Wonderful”, che loro stessi definiscono un “quiz teatrale a punti (interrogativi) per allontanare l’ansia”. 
Poi ci sarà Andrea Cosentino con il suo nuovo spettacolo “Rimbambimenti” e Luisa Borini  con il suo monologo “Molto dolore per nulla”, fresco vincitore del premio “In-Box dal Vivo”.
E poi ci sarà una prima assoluta:  il reading “Nella colonia penale” di Kafka che l’Ensemble Concordanze, con Stefano Pilia ed Emidio Clementi porteranno in scena per la prima volta proprio a Soliera.

L’11 luglio si esibiranno a Modena Marta Del Grandi e Venerus. Come si sta sviluppando il rapporto con il capoluogo? Fate ancora il tifo per la provincia (noi sì…)?
Ma certo! Noi siamo la provincia! :)
Scherzi a parte, siamo molto orgogliosi di riportare una sera di Arti Vive Festival a Modena, in più abbiamo l’opportunità di farlo ancora in una cornice veramente suggestiva come quella dei Giardini Ducali.
L’anno scorso è nata questa collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Modena e con il concerto degli Shame fu una serata fantastica.
Questa partnership rientra nella politica di collaborazioni tra enti, associazioni e istituzioni che negli anni ha permesso alla manifestazione di consolidarsi e di continuare un fondamentale lavoro di audience development.

 Arti Vive ha sempre dimostrato molta attenzione alla comunicazione visiva. Come nascono le grafiche del festival?
Abbiamo la fortuna di collaborare con una professionista , si chiama “Studio a righe”, molto collaborativa ma allo stesso tempo molto esigente, proprio come noi :)
Ogni anno le diamo alcune suggestioni e dopo le prime proposte arriviamo insieme a una sintesi di cui siamo sempre molto contenti.

Shame in concerto ad Arti Vive Festival, il 4 luglio 2023 a Modena
Shame in concerto ad Arti Vive Festival, il 4 luglio 2023 a Modena

Avete iniziato nel 2007 (siete quasi maggiorenni…), avete passato, insieme al vostro territorio, momenti difficili (il terremoto, la pandemia…), e siete ancora qui:  come funziona l’alchimia tra professionisti, appassionati, volontari, enti e istituzioni del mondo culturale?
Tra i tanti progetti di cui si occupa la Fondazione Campori, Arti Vive Festival è uno di quelli che mette in relazione più realtà. Siamo molto orgogliosi nel dire che è una manifestazione organizzata davvero in modo partecipativo. Un gruppo di interesse sulla programmazione, per esempio, si confronta in modo continuativo durante l’anno, poi sono tante le Associazioni che si fanno carico di alcune parti del festival, dalla gestione dei punti di somministrazione, al dopofestival, all’accoglienza degli artisti.
Formalmente è un progetto di Fondazione Campori e Comune di Soliera, ma vede come dicevo prima la collaborazione anche del Comune di Modena e l’importante sostegno della Regione Emilia-Romagna e della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi.  
Credo stia in questa ricetta la longevità della manifestazione: negli anni Arti Vive Festival è cresciuto e si è consolidato grazie alla condivisione dell’evento tra Enti, Amministrazioni e Associazioni e soprattutto a un forte coinvolgimento del tessuto associativo e giovanile del territorio.

Immagine in evidenza: The Notwist sul palco di Arti Vive Festival a Soliera il 6 luglio 2023