Considerato uno dei più grandi autori della commedia francese, genio teatrale dell’intreccio, dell’equivoco, del travestimento, degli scambi di persona, Georges Feydeau ha composto oltre 50 testi, fra commedie e vaudeville.
Dal 6 al 15 dicembre (ad eccezione del 10) al Teatro Due di Parma va in scena una piccola “soirée Feydeau” imperniata sul breve atto unico, composto tra il 1884 e il 1885 (quando l’autore aveva 22 anni) L’uomo di paglia; quasi in forma di preludio al ritmo da operetta offenbachiana creato dall’autore, tre monologhi: Agli antipodi, Patta all’aria e Un signore che non ama i monologhi, composti fra il 1881 e il 1883, avvieranno il clima rocambolesco e parossistico dell’atto unico.
Henry Gidel – biografo di Feydeau – sostiene che questo testo, mai pubblicato, costituisca un’anticipazione del Teatro dell’Assurdo, ragione stilistica che all’epoca ne ha inibito la rappresentazione sulle scene francesi.
Il Teatro Celebrazioni di Bologna giovedì 6 dicembre ospita Peter Bence, giovane pianista, compositore e produttore ungherese. Bambino prodigio, comincia a suonare il pianoforte a due anni, avviandosi a studi classici. Il suo punto di forza? Abbatte le barriere tra la musica classica e quella pop, grazie ad uno stile espressivo e moderno.