In attesa della sua riapertura, lo CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma sta pubblicando sul proprio sito una serie di contenuti e approfondimenti relativi alla mostra “On Identikit” di Massimo Bartolini.
L’inaugurazione di “On Identikit” – in cui l’artista ha dato vita all’incontro tra le opere di due grandi maestri quali Luigi Ghirri e Luciano Fabro – è avvenuta lo scorso 16 febbraio negli spazi rinnovati e restaurati dell’Abbazia di Valserena.
Primo appuntamento del programma di residenze d’artista “Through time: integrità e trasformazione dell’opera”, realizzato in occasione di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020, la mostra “On Identikit” è stata successivamente sospesa in ottemperanza alle misure per contenere la diffusione del virus Covid -19.
Sul web immagini, playlist e gli approfondimenti dei curatori
Nell’attesa di tornare a visitarla dal vivo, sul sito dello CSAC è possibile scoprire “On Identikit” attraverso le installation view e le immagini del dietro le quinte della mostra. Sono inoltre disponibili su Spotify le playlist create da Massimo Bartolini e da Adele Ghirri, che ha prestato tutti i vinili presenti in mostra.
Paolo Barbaro, responsabile degli Archivi fotografici contemporanei e agenzie allo CSAC, presenta in un video la serie di scatti di Luigi Ghirri “Identikit“, uno dei lavori al centro anche dell’installazione di Massimo Bartolini allo CSAC.
Francesca Zanella, presidente dello CSAC, presenta il gesso per la scultura di Luciano Fabro “Lo Spirato“, l’altro lavoro al centro di “On Identikit” di Massimo Bartolini.
La nascita di “On Identikit” di Massimo Bartolini
Massimo Bartolini è stato invitato a confrontarsi con l’Archivio-Museo dello CSAC di Parma, che conserva oltre 12 milioni di materiali originali della comunicazione visiva, della ricerca artistica e progettuale italiana a partire dai primi decenni del XX secolo.
Bartolini si è focalizzato in particolare sulle opere di due grandi maestri quali Luigi Ghirri e Luciano Fabro. Nella fase preliminare del progetto, Bartolini si è concentrato sulla ricerca di tutti i dischi in vinile fotografati da Ghirri nella serie “Identikit” (1979), dove l’artista emiliano restituiva in maniera veritiera e implacabile un ritratto di sé stesso attraverso quello della propria libreria. I titoli dei vinili, spesso erosi dall’uso e quasi illeggibili sulla spina dei 33 giri, hanno provocato in Bartolini una “curiosità da archeologo”, per poter sfilare finalmente i dischi dalla libreria e ascoltarli, rigorosamente su vinile, in un luogo ben preciso e in compagnia di qualcuno. Questo qualcuno è “Lo Spirato” di Luciano Fabro (1968-73), opera allestita in una delle cappelle nobiliari della Chiesa dell’Abbazia di Valserena, in cui il corpo è allo stesso tempo presente e invisibile.
La musica è nascosta dentro l’immagine di “Identikit” come la figura è nascosta dentro il gesso de “Lo Spirato”. Con il lavoro “On Identikit”, Bartolini intende fare incontrare l’essere invisibile e presente dello Spirato con l’essere, invisibile per natura, della musica, che risuonerà nei suggestivi spazi della Chiesa.
Info: www.csacparma.it/through-time
(6 aprile 2020)