Alla Palazzina dei Giardini di Modena lunedì 18 maggio 2020 riapre al pubblico “Upgrade in Progress“, prima personale italiana dell’artista coreana Geumhyung Jeong. La mostra aveva aperto al pubblico venerdì 6 marzo ed era rimasta aperta per soli due giorni prima della chiusura imposta dall’emergenza sanitaria.
La riapertura della mostra, a ingresso libero, avviene applicando le prescrizioni di sicurezza, con una capienza massima di 10 persone e mascherina obbligatoria. Lunedì 18 e martedì 19 maggio è prevista un’apertura straordinaria, dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 19. Si potrà poi visitare “Upgrade in Progress” mercoledì, giovedì e venerdì dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 19; sabato, domenica e festivi dalle 11 alle 19, fino al 20 settembre 2020.
Per Daniele Pittéri, direttore di Fondazione Modena Arti Visive, si tratta di «un segnale positivo immediato che guarda positivamente al futuro e che ci incoraggia a tornare finalmente a godere dell’arte e della cultura, ma imparando modi nuovi per farlo, diversi dal passato, ma che nulla tolgono all’esperienza della fruizione artistica e culturale».
Una nuova installazione site-specific
L’esposizione, a cura di Diana Baldon, presenta una nuova installazione site-specific commissionata da Fondazione Modena Arti Visive, incentrata sul progetto più recente di Geumhyung Jeong. L’artista si è distinta a livello internazionale nell’ambito delle arti performative per le sue coreografie allo stesso tempo divertenti e inquietanti in cui si esibisce con apparecchi elettronici con sembianze umanoidi. Combinando diversi mezzi espressivi – danza, teatro, film e scultura – l’artista realizza le sue opere con una varietà di dispositivi protesici, strumenti hardware meccanici e tecnologici, cosmetici, manichini medici, inserendo performance dal vivo che “dimostrano” come i suoi oggetti possano essere utilizzati. Quando li presenta in contesti dedicati alle arti visive, l’artista dispone gli oggetti secondo strane sequenze e li ordina su piedistalli all’interno di ambienti molto illuminati, imitando gli archivi scientifici e le collezioni museali.
Nata nel 1980 a Seoul, dove vive e lavora, Jeong ha studiato recitazione alla Hoseo University di Asan (Corea del Sud), danza e performance alla Korean National University of Arts e cinema di animazione alla Korean Academy of Film Arts (entrambe a Seoul). Fin dall’inizio della sua carriera, l’artista ha dedicato il suo lavoro allo studio del rapporto tra il corpo umano e gli oggetti quotidiani inanimati attraverso delle produzioni che combinano linguaggi e tecniche provenienti dagli ambiti della danza contemporanea, del teatro di figura e delle arti visive.
Come sottolinea la curatrice Diana Baldon, «trasformando questa scenografia ipertecnologica con il solo potere dell’immaginazione creativa, la mostra di Jeong rivela ciò che sta oltre la profonda materialità del corpo tecnologico: una gabbia che ha bisogno di riappropriarsi sia del corpo mortale che del suo controllo, di cui però solo la mente dell’artista ha la chiave».
Il trailer di Geumhyung Jeong
A fine aprile, mentre si attendeva la riapertura di “Upgrade in Progress”, Geumhyung Jeong ha ideato questo trailer per i futuri visitatori della mostra.
immagine in evidenza:
Geumhyung Jeong
Upgrade in Progress, 2020
Fondazione Modena Arti Visive, Palazzina dei Giardini.
Foto: © Rolando Paolo Guerzoni, 2020